CONSIDERAZIONI

L'indole

giugno 2018

  Sappiamo tutti cos’è l’indole. Ce la portiamo dentro fin dalla nascita. La ereditiamo in parte dai nostri genitori, dai nostri nonni e via via sempre più indietro. È una componente fondamentale della personalità: somma delle inclinazioni naturali che formano il carattere di una persona. I sinonimi sono tantissimi: carattere, propensione, tendenza, ingegno, talento, virtù, interesse, vocazione, simpatia. L’indole sembra determinare tutta la personalità e il comportamento di ogni uomo. Ma ogni uomo è diverso, e non solo per l’aspetto fisico, ma anche perché le indoli sono sempre diverse, come le impronte digitali.
  Le inclinazioni naturali sembrano determinare anche il destino della vita oltre la morte. La “Divina Commedia” di Dante è un esempio che ha condizionato il pensiero di tanta cultura. Si dimentica che è solo una “commedia” e che l’inferno, il purgatorio e il paradiso hanno rappresentato, in modo mirabile, solo la realtà fiorentina di quell’epoca. È dalla genialità di Dante che è nata quell’opera, ma la verità delle immagini che evoca è tutta da dimostrare.
  L’indole sembra essere anche lo spartiacque naturale che separa le cose che ci servono da quelle che non ci servono, le persone simpatiche da quelle antipatiche, i cibi che ci piacciono da quelli che non ci piacciono, gli studi interessanti da quelli noiosi. E avviene così per tutte le cose.
  La vita della persona sembra segnata da queste scelte; un viaggio in un binario a senso unico, già prestabilito, che la conduce verso il suo destino.
  Ma quello che sembra non è l’ultima parola sulla vita dell’uomo.
  Gli studi sulla neurobiologia stanno portando alla luce un comportamento sorprendente riguardo al moltiplicarsi delle cellule nervose del cervello: i neuroni. L’inizio di questa crescita è determinato dal genoma umano, ovvero dal DNA nucleare, ma, a partire da un certo sviluppo del cervello, il DNA nucleare non è più in grado di gestirne l’espansione. La quantità di neuroni è troppo grande per essere tenuta sotto controllo. Si parla di un’espansione e di una crescita autonome, non determinate solo dall’indole, ma anche dall’ambiente, dalle situazioni, dagli incontri, dalla professione, dalla cultura. Questi elementi entrano a far parte della crescita e dello sviluppo dei concatenamenti tra i neuroni del cervello, le sinapsi, e contribuiscono al formarsi di una nuova personalità.
  Questo cambiamento era conosciuto fin dall’antichità.
  Non si sapeva perché avvenisse, ma era certo che avveniva. Oggi la scienza sta fornendo le prove che questo cambiamento è possibile.
  San Paolo nella lettera agli Efesini dice: “Dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestirvi dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.” (Ef. 4, 22-24)
  2000 anni dopo, la scienza sta dimostrando che il cambiamento avvenuto nei primi cristiani, descritto da San Paolo, è una possibilità concreta offerta alla libertà dell’uomo di oggi. È una scelta che si può accettare o rifiutare, ma in tutti i casi è reale.
  Un uomo vecchio che si rinnova in un uomo nuovo: una frase di altri tempi catapultata nel contemporaneo. Un cambiamento non determinato da chissà quale alchimia o sortilegio o intimismo, ma frutto di una ragionevole possibilità.
  Questa crescita e questo rinnovamento della personalità è un’opportunità che, una volta accolta, hanno determinato la storia di tanti uomini. Oggi ancor di più possiamo credere nella ragionevolezza di questa possibilità. Il divenire della persona non è legato solo all’indole che originariamente la costituisce, ma è determinato anche da elementi esterni, dal mondo che la circonda e dagli incontri con altri uomini. Questi avvenimenti vengono elaborati dalla mente e diventano patrimonio della personalità. Il nuovo spartiacque utilizza, insieme all’indole, anche la ragione: strumento indispensabile all’intelletto per le sue scelte.
  Pensando alla mia vita posso testimoniare che questa possibilità è vera. La crescita umana non consiste solo nella moltiplicazione causale delle proprie cellule e dei propri neuroni, ma può avvenire all’interno di un cammino che è possibile scegliere in piena libertà e consapevolezza. Sono gli avvenimenti legati a questo cammino che determinano il nascere di un uomo non schiavo unicamente della propria indole, ma anche legato a valori che possono essere totalmente nuovi e che lo possono proiettare verso una vita diversa. C’è la possibilità di scegliere e la volontà può essere usata dalla ragione e dall’intelligenza per raggiungere lo scopo desiderato.


Umberto Siboni © 2018
tutti i diritti sono riservati


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